Servire la vita dove la vita accade
La medicina, la prima carità, non basta al nostro cuore. Vogliamo essere riconosciuti come persone oltre la somma di sintomi. Questo è sempre possibile, anche quando non si può guarire. Anzi, è proprio allora che il nostro desiderio si fa più acuto, spogliandosi del perbenismo dei “Passerà” e dei “Fatti forza”.
Nelle situazioni più drammatiche qualcuno ha ascoltato il grido dei più fragili, generando luoghi di speranza.
Vicini e spesso invisibili, perché a queste cose preferiamo non pensare.
Stanze abitate da disabilità, vecchiaia, demenza – persino stadi terminali – ospitano il buio della fatica e delle lacrime, ma sono attraversate da lampi di luce. Abbastanza per riconoscere l’altro e se stessi. Posti dove alcune persone scelgono di spendere il loro tempo per gli altri, senza apparente motivo. Dove s’intrecciano rapporti di vicinanza, con chi dovrebbe essere estraneo.
Nei pannelli che seguono presentiamo alcune esperienze attive in provincia
di Bergamo.

L’assistenza domiciliare di A Casa Tua